Gli Autori

All'interno del romanzo si muovono due personaggi che portano il medesimo nome degli autori, caratterizzati nel modo seguente:

Franco Cilli
...sulla cinquantina, pallido e ossuto, la capigliatura riccia e corta e una mosca alla Frank Zappa, entrambe senza ombra di grigio. La pelle del volto, coperta di un velo di sudore, era adagiata sulle ossa del cranio come una maschera di silicone. «Lei non immagina nemmeno quanto tempo l'abbiamo aspettata!» disse con tale fretta da troncare le parole. Emanava un bizzarro sentore ammoniacale. Tzara ebbe la certezza che fosse sotto l'influsso di uno stupefacente sintetico.

Domenico D'Amico
Era anche lui sui cinquanta, ma con la barba alla Italo Balbo e i radi capelli sul cranio completamente ingrigiti, quasi bianchi. Alto quanto il suo amico, ma molto più massiccio, un ventre enorme da alcolista. Il naso bulboso e le guance tirate sugli zigomi larghi erano tappezzati di capillari violacei, che però non erano dovuti al bere. Tzara aveva visto quei segni durante la sua giovinezza di volontariato. Si trattava di ustioni da gelo: quell'uomo aveva trascorso almeno parte della sua vita dormendo all'addiaccio. Inoltre, gli abiti neri non riuscivano a nascondere le mammelle da anziano sovrappeso, probabilmente un caso di lipomastia più che di vera ginecomastia.

Ovviamente, queste sono pure finzioni narrative, nella vita reale gli autori di Spinoza Rosso Sangue non sono affatto così.

E per scongiurare ogni possibile malinteso, ecco i ritratti assolutamente veritieri dei suddetti:

Dr. Franco Cilli, Esq.

Domenico D'Amico, Gran Promiscuo

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